lunedì 25 novembre 2013

DIRITTI in BASE alla LEGGE BASAGLIA e ISTRUTTORIA ASL





Come il Dott. Knock anche il Presidente della Merck non ebbe peli sulla lingua e dichiarò al mondo verso la fine degli anni 70 : "Il mio sogno è produrre farmaci per gente sana". 




COME DIFENDERSI da T.S.O. ? 
DIRITTI in BASE alla LEGGE BASAGLIA!
CHE DIRITTI ABBIAMO
  1. abbiamo diritto alla notifica del provvedimento di TSO. In assenza di questa notifica nessuno può obbligarci a seguirlo o ad assumere terapie (esclusi i casi di comportamenti penalmente rilevanti e i casi in cui si ravvisano gli estremi dello stato di necessità); 
  2. abbiamo diritto di presentare ricorso avverso al TSO al Sindaco che lo ha disposto. Questo ricorso può essere proposto anche da chi ne ha interesse (familiari, amici, associazioni...). Per ridurre i tempi conviene inviarne copia al Giudice Tutelare, specie se il ricorso parte entro le prime 48 ore dal ricovero (quando presumibilmente lo stesso non ha ancora convalidato il provvedimento); 
  3. abbiamo diritto di avanzare richiesta di revoca al Tribunale, chiedendo la sospensione immediata del TSO e delegando, se vogliamo, una persona di nostra fiducia a rappresentarci al processo; 
  4. abbiamo diritto di scegliere, ove possibile, il reparto presso cui essere ricoverati; 
  5. abbiamo diritto di conoscere le terapie che ci vengono somministrate e di poter scegliere fra una serie di alternative;
  6. abbiamo diritto di comunicare con chi riteniamo opportuno quindi non sono accettabili i sequestri dei cellulari;
  7. abbiamo diritto di essere rispettati nella nostra dignità psichica e fisica. Anche se sottoposti a TSO nessuna contenzione fisica può esserci applicata, se non in via eccezionale e per il tempo strettamente necessario alla somministrazione della terapia. Gli atti di contenzione di natura punitiva sono reati penalmente perseguibili;
  8. abbiamo diritto di dettare nella nostra cartella clinica ogni informazione riguardante il nostro stato di salute e i trattamenti che riceviamo;
  9. abbiamo diritto di conoscere i nomi e la qualifica degli operatori del reparto (essi devono indossare cartellini di riconoscimento)


TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO

COSA è un TSO? Un ricovero psichiatrico coatto 
contro la nostra volontà in stato di Regime forzato

 

  • CHI LO DISPONE
il Sindaco del comune di residenza o presso cui ci si trova
  • CHI LO PROPONE
un medico (non importa se psichiatra o meno, appartenente alla struttura pubblica o privata)
  • CHI LO CONVALIDA
un medico operante nella struttura sanitaria pubblica (spesso l'Ufficiale Sanitario)
  • QUANDO PUO' ESSERE FATTO
quando i due medici di cui sopra dichiarano:
  1. che la persona è affetta da alterazioni psichiche tali da doversi attivare urgenti interventi terapeutici;
  2. che la stessa rifiuta tali interventi;
  3. che non esistano alternative extraospedaliere al ricovero.
  • CHI VIGILA
Il Giudice Tutelare competente nel territorio del Comune che ha disposto il TSO (generalmente operante presso le preture). A lui il Sindaco deve inviare, entro 48 ore dalla firma, il provvedimento corredato dalle certificazioni mediche. Il Giudice Tutelare assunte le informazioni del caso può convalidare o non convalidare il ricovero solo presso i reparti psichiatrici istituiti presso gli ospedali civili
  • QUANTO DURA
7 (sette) giorni; rinnovabili con provvedimento del Sindaco su proposta del Primario del reparti psichiatrico
  • CHI VIGILA SUL RINNOVO DEL TSO
Il Giudice Tutelare competente nel territorio del Comune che ha disposto il TSO (generalmente operante presso le preture). A lui il Sindaco deve inviare, entro 48 ore dalla firma, il provvedimento corredato dalle certificazioni mediche. Il Giudice Tutelare assunte le informazioni del caso può convalidare o non convalidare il ricovero.



Cosa è un'Istruttoria anonima? Come ben spiegato sul sito della ASL trentina, essa è un provvedimento in quanto se un cittadino si imbatte in ostacoli che gli limitano o che gli impediscono di utilizzare al meglio l'assistenza sanitaria e sociale di cui necessita, ha il diritto – dovere di segnalare ufficialmente eventuali osservazioni, disservizi o reclami. La segnalazione è uno degli strumenti con il quale l'Azienda può rilevare il problema e migliorare i suoi servizi.
Nel segnalare un disservizio, il cittadino deve conoscere i suoi diritti e i suoi doveri. Per questo, ha a disposizione la Carta dei Servizi della Asl, il documento in cui sono illustrate tutte le prestazioni sanitarie fornite, e la Carta dei Diritti e dei Doveri del malato, elaborata dal ministero della Salute sulla base della documentazione internazionale e in fase di ricepimento come uno dei regolamenti delle Asl.
Al fine di contribuire al miglioramento dei servizi e delle prestazioni erogate è a disposizione dei cittadini un’apposita scheda per la segnalazione di reclami, disfunzioni, irregolarità e suggerimenti. In ospedale sono collocate tre cassette contenenti le schede dove possono essere depositate anche le segnalazioni compilate (atrio principale, poliambulatorio Crosina Sartori, palazzina uffici amministrativi). Informazioni in merito possono essere richieste al Servizio comunicazione interna ed esterna (URP) tel. 848 806 806
Le segnalazioni vengono raccolte quotidianamente e gestite dal servizio rapporti con il pubblico dell’Ospedale.

Le segnalazioni e reclami possono essere inviati anche con lettera a mezzo servizio postale, e-mail urp@apss.tn.it , fax 0461/904170 o inoltrati personalmente alla Direzione di ospedale (URP Ospedale di Trento). L’URP di ospedale svolge la propria attività in collegamento e collaborazione con il Servizio comunicazione interna ed esterna (URP) aziendale. Telefono e ora Ufficio Relazioni Pubblico: 0461/904172 dalle 8:30 alle 15:30


Si ricorda inoltre al gentile U.O.P. in data 21 novembre 2013 e alla ASL (ex USL), che il mio documento privacy sottostante, non è stata firmato, nemmeno quando veniva insistentemente richiesto con tono minaccioso e autartico da dott. Manuella Di Arnia, che più volte metteva in dubbio perfino mio acufene soggettivo davanti a mia madre, ex fiseoetrapista dello Ospedale Santa Maria del Carmine Aburana di Rovereto, ed in pensione dopo 36 anni di servizio; ben 36 e non 35 esimi e lungimiranti dottori pazienti, violando Art.6 dei diritti cittadino appesi obbligatoriamente per legge su Vostra bacheca e che tutt'ora non vengono presentati dignitosamente bene a tutti i pazienti, che potrebbero leggerli su Vostro invito e passarci minuti interi a contemplarli, in quanto la mia Costituzione italiana è del 1954, è una reliquia, e la tengo come l'oro essendo un cimelio di famiglia ed è semplice e poetica da leggere a differenza della nuova versione. Scritta da De Gasperi, Terracini, DeNicola, Grassi, Basaglia. Credo leggerebbero volentieri i 14 articoli.






Questi sono i diritti del cittadino In ogni ospedale - in più reparti - c'è appeso questo manifesto che si vede nella foto purtroppo di pessima qualità. Deve essere appeso per obbligo di legge e ci sono i vostri diritti. Cercalo e fermati a leggerlo nel tuo ospedale.Dovrebbe assomigliare a questo.
 









  


1. DIRITTO AL TEMPO
Ogni cittadino ha diritto a vedere rispettato il suo tempo al pari di quello della burocrazia e degli operatori sanitari.

2. DIRITTO ALL'INFORMAZIONE E ALLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA
Ogni cittadino ha diritto a ricevere tutte le informazioni e la documentazione sanitaria di cui necessita nonché ad entrare in possesso degli atti necessari a certificare in modo completo la sua condizione di salute.

3. DIRITTO ALLA SICUREZZA
Chiunque si trovi in una situazione di rischio per la sua salute ha diritto ad ottenere tutte le prestazioni necessarie alla sua condizione e ha altresì diritto a non subire ulteriori danni causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi.

4. DIRITTO ALLA PROTEZIONE
Il servizio sanitario ha il dovere di proteggere in maniera particolare ogni essere umano che, a causa del suo stato di salute, si trova in una condizione momentanea o permanente di debolezza, non facendogli mancare per nessun motivo e in alcun momento l'assistenza di cui ha bisogno.

5. DIRITTO ALLA CERTEZZA
Ogni cittadino ha diritto ad avere dal Servizio sanitario la certezza del trattamento nel tempo e nello spazio, a prescindere dal soggetto erogatore, e a non essere vittima degli effetti di conflitti professionali e organizzativi, di cambiamenti repentini delle norme, della discrezionalità nella interpretazione delle leggi e delle circolari, di differenze di trattamento a seconda della collocazione geografica.

► 6. DIRITTO ALLA FIDUCIA
Ogni cittadino ha diritto a vedersi trattato come un soggetto degno di fiducia e non come un possibile evasore o un presunto bugiardo.

7. DIRITTO ALLA QUALITÀ
Ogni cittadino ha diritto di trovare nei servizi sanitari operatori e strutture orientati verso un unico obiettivo: farlo guarire e migliorare comunque il suo stato di salute.

8. DIRITTO ALLA DIFFERENZA
Ogni cittadino ha diritto a vedere riconosciuta la sua specificità derivante dall'età, dal sesso, dalla nazionalità, dalla condizione di salute, dalla cultura e dalla religione, e a ricevere di conseguenza trattamenti differenziati a seconda delle diverse esigenze.

9. DIRITTO ALLA NORMALITÀ
Ogni cittadino ha diritto a curarsi senza alterare, oltre il necessario, le sue abitudini di vita.

10. DIRITTO ALLA FAMIGLIA
Ogni famiglia che si trova ad assistere un suo componente ha diritto di ricevere dal Servizio sanitario il sostegno materiale necessario.

11. DIRITTO ALLA DECISIONE
Il cittadino ha diritto, sulla base delle informazioni in suo possesso e fatte salve le prerogative dei medici, a mantenere una propria sfera di decisionalità e di responsabilità in merito alla propria salute e alla propria vita.


12. DIRITTO AL VOLONTARIATO, ALL'ASSISTENZA DA PARTE DEI SOGGETTI NON PROFIT E ALLA PARTECIPAZIONE
Ogni cittadino ha diritto a un servizio sanitario, sia esso erogato da soggetti pubblici che da soggetti privati, nel quale sia favorita la presenza del volontariato e delle attività non profit e sia garantita la partecipazione degli utenti.

13. DIRITTO AL FUTURO
Ogni cittadino, anche se condannato dalla sua malattia, ha diritto a trascorrere l'ultimo periodo della vita conservando la sua dignità, soffrendo il meno possibile e ricevendo attenzione e assistenza.

14. DIRITTO ALLA RIPARAZIONE DEI TORTI
Ogni cittadino ha diritto, di fronte ad una violazione subita, alla riparazione del torto subito in tempi brevi e in misura congrua.

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